La Giunta Comunale di Arenzano ha approvato il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.), ossia lo strumento per il monitoraggio, la progettazione e la pianificazione degli interventi finalizzati all’abbattimento delle barriere esistenti all’interno degli edifici pubblici e negli spazi esterni, individuando le situazioni di impedimento o rischio che ostacolano la libera e completa fruizione degli spazi e degli ambienti collettivi, in particolare alle persone con disabilità fisica, sensoriale, agli anziani, ai bambini, ai genitori con passeggini e alle altre fasce “deboli” di popolazione.
A questo punto però la palla passa alla cittadinanza che ha un mese di tempo dalla pubblicazione per prenderne visione e formulare eventuali osservazioni. La documentazione, comprendente la relazione e le schede fotografiche degli interventi proposti, è disponibile presso la Segreteria comunale e sul sito istituzionale del Comune (QUI IL LINK). Decorsi i 30 giorni il Piano verrà formalmente approvato tenendo conto delle eventuali osservazioni pervenute.
Il Piano, redatto dall’Ing. Arch. Paolo Bottani, rileva e classifica tutte le barriere architettoniche presenti nell’area urbana di Arenzano con riferimento sia agli edifici comunali a destinazione pubblica che agli spazi pubblici urbani.
Si va dall’eliminazione dei semplici ostacoli (tipo paletti o “panettoni” che impediscono il passaggio di una carrozzina) o dei gradini e dislivelli, all’installazione di dispositivi acustici ai semafori e di pavimentazione adeguata per non vedenti. Si prendono anche in considerazione le fermate dei mezzi pubblici che dovrebbero essere tutte dotate di pensilina e panchine usufruibili da tutti.
Più complicata la situazione dei parchi, soprattutto del parco Negrotto Cambiaso che per la sua conformazione naturale con pendenze anche importanti e la pavimentazione in ghiaia, non risulta percorribile da carrozzina. Per migliorare l’accessibilità si propone la realizzazione di camminamenti in calcestre stabilizzato che non altera la permeabilità del suolo nè la valenza storico naturalistica.
La pavimentazione in ghiaia è presente non solo nei parchi ma per esempio nel parcheggio che collega il Palazzetto dello Sport con piazza Rodocanachi, che quindi risulta impossibile da percorrere in carrozzina. E che dire del Centro giovani collocato al primo piano del Centro Gino Strada, raggiungibile solo tramite due rampe di scale: la proposta è di valutare l’installazione di un ascensore.
Il piano produce anche una stima dei costi, poiché il P.E.B.A. non è sono solo uno strumento di monitoraggio, ma anche di pianificazione e coordinamento sugli interventi da apportare – con le relative priorità – per ciascuna barriera rilevata.