È mancato a 88 anni Giuseppe “Beppe” Cameirana, volto noto di Arenzano, scrittore e socio fondatore di Unitre Arenzano e Cogoleto di cui era una delle anime. Nei suoi libri un prezioso patrimonio di memorie, storie e poesie.
I funerali si terranno venerdì 12 alle ore 11 presso la chiesa parrocchiale SS. Nazario e Celso di Arenzano.
Nato nel 1936 nella vallata del Letimbro, nell’entroterra di Savona, Beppe è sempre stato un uomo di grande curiosità e di molti interessi. Ha dedicato gran parte della sua vita alla scrittura, una passione tardiva, sbocciata – come aveva spiegato a Cronache Ponentine in un’intervista del 2013 – con l’arrivo della pensione nel 1992. Il suo spirito giovane e la voglia di condividere i suoi ricordi con le nuove generazioni lo avevano portato a pubblicare due libri e a essere una presenza costante e apprezzata nell’Unitre di Arenzano e Cogoleto.
Cameirana non era solo uno scrittore, ma anche un amante della natura e un appassionato escursionista. Le montagne della Liguria erano il suo rifugio, dove trovava ispirazione e tranquillità.
Beppe credeva fermamente che il passato avesse molto da insegnare alle nuove generazioni. La dedica del suo libro “Il Casotto del Becco” al nipotino Dario, allora di otto anni, testimoniava il suo desiderio di trasmettere la cultura rurale e i valori di un tempo ai più giovani. Era convinto che, nonostante il crescente individualismo e la cultura dell’apparenza, ci fosse ancora speranza, soprattutto attraverso il volontariato e il ritorno alle origini, come traspariva nella bella intervista ad una giovane arenzanese, che aveva scelto di ritornare contadina, pubblicata sul giornalino “N.O.I.” dell’Unitre.
Le persone che lo hanno conosciuto lo ricordano come un uomo di grande cuore, capace di portare avanti con entusiasmo e passione le tradizioni e le storie di una vita. Un’eredità che continuerà a vivere nei suoi scritti, offrendo un momento di semplicità e speranza a tutti coloro che li leggeranno.