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Chi è e di cosa parlerà Federico Quaranta, il divulgatore Rai che sabato sarà ad Arenzano

Arenzano chiude il mese di luglio con un appuntamento dedicato alla cultura, con un evento di primo piano a Villa Figoli sabato 29 luglio alle ore 21, quando Federico Quaranta porterà in scena il suo spettacolo “Rispetto”.

La cittadina rivierasca – tramite la collaborazione tra Unitre, Fondazione Cima e Comune – si dimostra ormai da anni molto attenta alle tematiche ambientali: lo abbiamo visto due anni fa con Mario Tozzi e l’anno scorso con Luca Mercalli, volti noti della tv che ci hanno parlato di cambiamento climatico e rispetto del territorio, fornendoci spunti di riflessione, soluzioni da concretizzare con il contributo di Stati e aziende, ma anche piccole azioni che ognuno di noi può attuare nel suo piccolo.

E così, per il terzo anno del progetto “I Change”, promosso dalla Fondazione Cima con Unitre Arenzano Cogoleto e il Comune, sabato l’ospite big sarà Federico Quaranta, che porterà all’attenzione i temi legati all’ambiente e all’etica dopo Mario Tozzi e Luca Mercalli.

Chi è Federico Quaranta

Quaranta, conduttore radiofonico e televisivo (diversi sono i programmi da lui condotti sulla Rai) profondamente radicato alla sua Liguria, si occupa di divulgazione di qualità con passione e consapevolezza. Nelle sue trasmissioni ci introduce da anni alla scoperta di luoghi e mestieri radicando la conoscenza nella storia dei territori e delle persone che in esso scelgono di operare in coerenza e rispetto, con radici consapevolmente salde nel passato e capacità di mezzi e visione sul futuro. 

Il rispetto

Ma cos’è il rispetto – che dà il titolo allo spettacolo – secondo Federico Quaranta? Il termine è strettamente legato al concetto di sostenibilità: un tema caldo, una parola che viene ripetuta continuamente, un termine di tendenza, un hashtag. Bisogna però capire di cosa si tratta veramente: spesso colleghiamo il suo significato all’ambiente, ma è una parola che in realtà ha mille altri significati che includono l’etica, il lavoro, la società, l’inclusione. E sì, anche il rispetto. 

Il termine ha un’interessante etimologia: spectare (guardare) e re (indietro), cioè guardare indietro. Ossia, il rispetto è ciò che ci porta a conoscere, a osservare ciò da cui le cose e le persone provengono, la loro storia. E solo rispettando la natura, la terra, le regole, l’umanità… è possibile “sostenere” l’ambiente.

L’evento, a ingresso gratuito, è l’ultimo appuntamento della stagione del progetto “I Change”.

Dalla Carta di Arenzano per la Terra e per l’Uomo agli eventi sull’ambiente a Villa Figoli: il cammino del Comune e di Unitre per la sostenibilità

Ma, al di là di “I Change”, l’incontro si inquadra in un percorso intrapreso dal Comune a partire dal 2001, perché in quell’anno nasce la Carta di Arenzano per la Terra e per l’Uomo, un manifesto di etica ambientale scritto dal saggista e poeta Massimo Morasso, poi controfirmato da alcuni tra i grandi della letteratura mondiale, compresi 6 premi Nobel e 6 premi Pulitzer per la poesia. Sono 12 tesi, uno strumento sempre attuale per contribuire a una trasformazione culturale che favorisca l’affermazione dello sviluppo sostenibile, dimostrando che il comune rivierasco era già molto sensibile ai temi dell’ambiente.

Dieci anni dopo, Arenzano ha aderito al Patto dei Sindaci, con l’impegno dell’amministrazione a raggiungere gli obiettivi del protocollo di Kyoto definiti nel traguardo 20-20-20 per le energie rinnovabili, l’efficienza energetica e la riduzione dei gas serra. E nel 2011 gli studenti del Consiglio Comunale dei Ragazzi hanno scritto la loro carta, indicando 12 principi ritenuti importanti.

Nel 2021, per celebrare il ventennale della Carta di Arenzano per la Terra e per l’Uomo, il Comune e Unitre hanno deciso di organizzare un appuntamento annuale estivo con voci autorevoli in ambito ambientale, ecologico e di sviluppo sostenibile: da qui sono nati gli eventi con Mario Tozzi e Luca Mercalli.