La brutta notizia è che il gabbiano ferito e ritrovato domenica sulla spiaggia di Cogoleto non ce l’ha fatta. Quella buona è che i bagnanti del paese si sono dati da fare per curarlo fino all’ultimo, in una vera e propria gara di solidarietà, arrivando anche a pagare la visita di un veterinario e le medicine prescritte.
La vicenda è iniziata domenica mattina quando, sulla spiaggia dei bagni “Le Vele” di Cogoleto, i turisti hanno ritrovato un gabbiano ferito alla lingua e con evidenti difficoltà a respirare: l’hanno raccolto, messo in una scatola e accudito. Ma il vero problema è iniziato quando i bagnanti hanno chiamato i soccorsi: dai vigili alla guardia costiera, dall’Enpa alla Lipu, nessuno rispondeva, o riusciva a venire. Il tempo passa, e nel pomeriggio – dopo una mattinata passata al telefono – decidono di chiamare a loro spese un veterinario di Arenzano, organizzando una colletta per pagarlo. Il veterinario, arrivato sul posto, decide che si può provare a salvare il gabbiano e prescrive degli antibiotici che un turista – dopo aver cercato la farmacia di turno – compra insieme a degli omogeneizzati al pesce, ma purtroppo l’animale non vuole ingerire niente, e si spegne poco dopo.
Una storia analoga si è ripetuta ieri mattina, quando alcuni turisti – sulla spiaggia libera accanto a “Le Vele” – trovano un altro gabbiano in difficoltà sulla spiaggia. All’inizio l’animale si dibatte, non riesce a camminare e respira a fatica, ma non vuole farsi avvicinare. Dopo qualche ora si calma e si accovaccia sulla sabbia. Le persone si avvicinano, lo accarezzano, provano a dargli sollievo facendogli ombra, bagnandolo e dandogli da bere, e chiamano nuovamente i soccorsi, ma invano, perchè nessuno – per la seconda volta – si mobilita.
Il problema – spiegano dall’Enpa – è che la convenzione tra l’ente e la Provincia di Genova è scaduta, e il servizio di soccorso degli animali selvatici è stato sospeso. Adesso, chi trova un animale in difficoltà, dovrà caricarselo in macchina e portarlo alla clinica dell’ente protezione animali Animal Assistance in via della Libertà a Genova. Arrivato in clinica, dovrà lasciare un’offerta libera per pagare i veterinari della clinica.
Lo svantaggio di aver sospeso un servizio così utile è che spesso i turisti non sono né abituati né attrezzati per accudire animali selvatici, e rischiano di compiere – seppure involontariamente – più danni che benefici.
Fotogallery, il gabbiano di ieri curato dai turisti (tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione):