“Ishmael. La balena come iperoggetto” al Berellini di Cogoleto
Sabato 20 gennaio alle 21 presso l’Auditorium Berellini di Cogoleto, “Effetia” (F.T.A. – Fucina Teatrale A.C.C.O.) presenta “Ishmael. La balena come iperoggetto”.
Un progetto di Gianfranco Tizzoni e Denise Bresci, prodotto dall’Associazione Culturale Cogoleto Otto – F.T.A., Fucina Teatrale ACCO. Con Sofia Calcagno, Federica Crotti, Andrea Frisione, Maurizio Gugliotta, Luisa Parodi, Silvia Riccelli e Gianfranco Tizzoni. Luci: Michael Simone Merlini; collaborazione tecnica: Floriana Musso.
Lo spettacolo costituisce l’esito del Laboratorio “Chiamatemi Ismaele”, un percorso didattico e laboratoriale maturato attraverso il confronto con diverse realtà e diversi gruppi di lavoro. Non ne rappresenta la fine, poiché è risaputo che ‘Moby Dick non soltanto possiede l’ubiquità ma è immortale (poiché l’immortalità è soltanto l’ubiquità nel tempo)’.
‘_Achab è Achab per sempre marinaio. Questa scena è tutta scritta, immutabile.
È stata provata da te e da me un miliardo d’anni prima che quest’oceano si stendesse_.’
Dall’Eterno Ritorno dell’Uguale, dalla monomaniaca ossessione per la Balena Bianca, dall’impossibile visione dell’Iperoggetto, in una corsa verso la rovina che tanto somiglia alla nostra, prende le mosse uno studio sul ‘Moby Dick’ di Melville, che volentieri accoglie compagni di viaggio come Dante, Lucrezio, Manley Hopkins, Campana, Meschiari.
