Italia
Domenica 20 maggio Arenzano ricorda la Grande Guerra con due eventi celebrativi che racconteranno la partecipazione oltre che di un enorme numero di uomini “comuni” del nord come del sud del Paese, operai, laureati, contadini, giovanissimi come quarantenni, tutti carne da macello indistintamente, anche quella di uomini di cultura, poeti, musicisti.
E tra loro anche molti arenzanesi.
Alle 16 in Piazza XXIV Aprile sarà inaugurato il percorso illustrativo di immagini a cura delle associazioni Amici di Arenzano, HastArenzano, Centro storico Tore di Saraceni, U Gruppu, Gruppo Alpini Arenzano.
Alle 21 al Teatro Il Sipario Strappato “Uscito dalla trincea: il fronte dei poeti“, con l’attore Andrea Nicolini, il Coro Soreghina della sezione ANA di Genova e la Filarmonica di Arenzano.
Si ripercorreranno le tappe che cento anni fa vissero i giovani chiamati alle armi ascoltando i testi di Sbarbaro, Gadda, Ungaretti, Bertini.
Quasi nello stesso periodo era presente, esattamente nelle medesime zone di combattimento Carlo Emilio Gadda. Anche lui ufficiale, anche lui prodigo di lettere alla famiglia, di diari da campo. Ma Gadda sembra avere della guerra una visione totalmente diversa, terribile, sventrata, piena di immagini di morti esplosi e di feriti e di uomini allo stremo. Una costante rabbia lo pervade. Quello che alla fine appare evidente, nelle pagine che parlano del ritorno a casa di entrambi nel 1918, è come la guerra abbia segnato crudelmente il destino di entrambi.
Sono, queste due “alte” visioni di quel terribile periodo della storia italiana, il cuore dello spettacolo “Uscito dalla trincea – il fronte dei poeti”.