E’ terminata ieri sera la rassegna dedicata alla comicità organizzata da Diesis & Macondo Spettacoli con la collaborazione de Il Sipario Strappato e con il patrocinio degli Assessorati Cultura e Turismo del Comune di Arenzano.
Sul palco, Lazzaro Calcagno ha presentato il comico Maurizio Lastrico, proveniente da programmi televisivi del calibro di “Camera Cafè”, “Grazie al cielo sei qui”, “Piloti” , “Zelig Off” e “Zelig”.
Lo spettacolo si incentrava su un “viaggio attraverso la Divina Commedia”, un’introspezione sulla lingua, sull’essere umano, e sulle “minchiate per cui sono qui stasera” come ha detto lo stesso Lastrico. E così è partito un esilarante racconto della vita del comico, che ha raccontato la sua Divina Commedia personale in endecasillabi, usando termini arcaici e forbiti per descrivere le situazioni più divertenti della vita quotidiana: dalla partita di calcio immancabilmente interrotta dal suono del campanello (“Chi è? Chi adopra ad minchiam la sua mano? / Che Zeus lampeggiator presto saetti / chi m’obbliga a scollar gluteo a divano!”) alle vicende scolastiche di uno studente non proprio modello che, dopo essere “entrato a scuola all’or che mi aggradava” se la prende con i compagni che non lo aiutano quando l’insegnante decide di interrogarlo a sorpresa: “Niuno v’è che apparmi predisposto / a levarmi dalle chiappe questo imbuto”. Passando per una gita più o meno romantica con la fidanzata: “Nel pieno di una notte tarda e afosa / io e la dama mia sulla vettura / giungemmo in camporella in zona ascosa”.
Lo spettacolo, impreziosito dagli accordi di chitarra del maestro Giangi Sainato – considerato uno tra i più` quotati ed apprezzati musicisti dell’attuale panorama artistico – ha visto Lastrico improvvisarsi anche come cantante sulle note di canzoni composte per sbeffeggiare i (rari) insuccessi della secchiona del liceo.
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