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Il cuore grande degli amici del piccolo Elia: 3.800 euro al Gaslini, ora la battaglia per le etichette

Da una tragedia inimmaginabile, grazie alla generosità di tante persone, sono state raccolte migliaia di euro per il Gaslini. Con una promessa: lottare per la chiarezza delle etichette sui prodotti caseari a latte crudo.

La morte del piccolo Elia, di Arenzano, ha lasciato sotto shock il paese: il bimbo è mancato ad appena tre anni dopo un calvario lungo più di 50 giorni al Gaslini. Tutto perché, mentre era in vacanza in montagna, ha mangiato del formaggio prodotto a latte crudo, sviluppando una rara sindrome, la Seu. Il malessere, la corsa in ospedale, il coma, poi la situazione è precipitata e, il 21 maggio, Elia è volato in cielo.

Tantissime le persone al funerale che hanno voluto stringersi a mamma Sonia e papà Marco, facendo sentire la loro vicinanza alla famiglia.

Il manifesto che annunciava la morte del piccolo recitava “non fiori, ma offerte per la rianimazione del Gaslini”, e così è stato: grazie a una vera e propria gara di solidarietà, gli arenzanesi e non solo hanno contribuito a raccogliere 3.800 euro. A partecipare cittadini, colleghi dei genitori, amministratori del Comune e anche altre persone che hanno avviato raccolte fondi di cui neppure Sonia e Marco erano a conoscenza. “La partecipazione è stata davvero inaspettata e per questo siamo immensamente grati a tutti quelli che hanno contribuito, poiché ogni abbraccio è stato vitale per noi” commenta la mamma sul gruppo “Sei di Arenzano se”.

C’è poi la questione della chiarezza delle etichette sui prodotti caseari realizzati con latte crudo, che costituiscono un potenziale pericolo per i bimbi piccoli, per cui i genitori si stanno battendo: “Per chi volesse collaborare per quanto riguarda la chiarezza delle etichette o la prevenzione in merito a queste malattie evitabili e la diffusione delle pratiche di prevenzione – continua mamma Sonia – possiamo proporre un incontro, in data da definire, in attesa di contattare altre associazioni già esistenti su territorio nazionale che trattano questi temi e che ci potranno dare indicazioni”.