I Comuni i cui territori sono sottoposti alle restrizioni per la peste suina africana si sono incontrati oggi pomeriggio con il commissario straordinario per l’emergenza psa Vincenzo Caputo, il vicepresidente della Regione Liguria e l’assessore regionale alla Sanità per richiedere deroghe alla recente ordinanza n. 2/2023 emanata dal commissario Caputo in riferimento alla zona infetta, che in Liguria coinvolge 78 Comuni delle province di Genova e Savona.
Queste le richieste avanzate dai sindaci:
Trekking: innalzamento del limite massimo consentito di 20 persone sui sentieri, soprattutto per eventi legati a escursionismo o manifestazioni sportive; che sia consentita la libera percorrenza delle aree rurali boscate o prative su sentieri e strade comunali (esempio mulattiere) anche al di fuori della rel (rete escursionistica ligure); possibilità di fruizione delle aree pic-nic e delle aree camper (anche non delimitate), dei corsi d’acqua e dei bacini; lo svolgimento di iniziative di promozione dei rifugi con annessa possibilità di effettuare ristoro, di feste campestri, eventi culturali, musicali e sportivi anche in aree non delimitate; considerare il bivacco come ammissibile.
Biking e attività legate alla pesca dilettantistica e sportiva: i Sindaci hanno sottolineato le difficoltà organizzative ed economiche in merito all’utilizzo di disinfettanti, cartellonistica, contenitori per i rifiuti e l’individuazione di parcheggi appositi.
Sulle attività agrosilvocolturali, gli Amministratori locali hanno evidenziato la difficoltà per quanto attiene alla sanificazione dei mezzi, e chiesto che venga inclusa la possibilità di svolgere attività agricole e forestali a livello professionistico e amatoriale.
Ricerca di funghi (e tartufi): è stata richiesta la possibilità di evitare i soprascarpe, cambiare e disinfettare scarponi o stivali, e consentire l’attività anche ai non residenti.
“La necessità di eradicare la malattia non è una battaglia di breve durata – ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Liguria – durerà qualche anno, perché l’Europa impone giustamente di cancellare la malattia e non di arginarla, e perché il contenimento mina la sopravvivenza delle filiere suinicole, che rappresentano un grande punto di forza dell’economia del nostro Paese e non devono essere intaccate. Per questo è necessario intervenire in maniera decisa”.
“Oggi abbiamo affrontato con i Sindaci alcune tematiche, tra cui l’applicazione delle deroghe previste nei territori interessati da peste suina – afferma il commissario straordinario per l’emergenza peste suina africana Vincenzo Caputo – L’incontro si è svolto in un clima estremamente fattivo, di piena cooperazione, dove sono stati affrontati tutti i temi di questa epidemia e soprattutto l’aspetto della gestione della specie, che merita di essere attenzionata fortemente. A breve cominceremo a dare forte impulso alla fase di depopolamento, soprattutto alla rimozione degli animali nei centri abitati, che rappresentano per la peste suina un motivo di seria preoccupazione”.
“Abbiamo registrato una discreta soddisfazione da parte dei Sindaci che hanno trovato nelle azioni del commissario e di Regione un’apertura e un’attenzione volta ad affrontare e risolvere il problema attraverso l’eradicazione della malattia, per mettere la parola fine a questa emergenza sanitaria – dichiara il direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinai – E’ chiaro che i tempi non saranno immediati ma finalmente si comincia con un’azione vera e incisiva di depopolamento che porterà a dei risvolti positivi per i territori e le comunità locali”.