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Sito ex Stoppani, in arrivo un nuovo commissario straordinario e 21 mln per le attività di bonifica

Nuovo capitolo nella tormentatissima storia della bonifica del sito industriale ex Stoppani di Cogoleto, 45 ettari di aree a terra che comprendono l’ex stabilimento in cui per anni si è lavorato il cromo esavalente, porzioni di territorio dei Comuni di Cogoleto e Arenzano esterne all’area industriale tra le quali l’area di Pian Masino nel Comune di Arenzano, la foce del Torrente Lerone, le aree litoranee a nord ed a sud della foce del torrente medesimo ed una porzione consistente dell’area marina, circa 167 ettari, antistante i territori dei due predetti Comuni, estesa fino a circa 3 km dalla costa.
Un articolo del decreto sulle infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico approvato ieri 24 giugno in Consiglio dei Ministri prevede infatti la nomina di un Commissario straordinario di Governo per il Sito d’interesse nazionale Cogoleto-Stoppani, con oltre ventuno milioni di euro per le attività di bonifica.

Per gli interventi sull’area ex industriale dello stabilimento Stoppani, il decreto mette a disposizione – come comunicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – nuovi sette milioni di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027. A questi si aggiungono, a decorrere dall’anno in corso, i costi di funzionamento della struttura, attingendo alla contabilità speciale già intestata al Prefetto di Genova, cui è attualmente, e fino al 30 giugno, attribuita la gestione delle attività.

Il nuovo Commissario resterà in carica per tre anni e sarà prorogabile per ulteriori tre: sarà dotato di poteri derogatori, potrà nominare un subcommissario ed avvalersi di Sogesid, di altre società “in house” delle amministrazioni centrali e della Regione Liguria, del Sistema Nazionale Protezione Ambiente, di enti pubblici competenti in materia e di cinque unità di personale appartenente alle pubbliche amministrazioni.