Torna l’autunno e tornano i ladri tra Arenzano e Cogoleto, in cerca di preziosi incustoditi in appartamenti e attività commerciali, fino ad arrivare alle spaccate e ai furti nei negozi; sei nel giro dell’ultimo weekend.
Ma qual è la situazione sul territorio? Se questo è un periodo solitamente sensibile per i furti, c’è da dire che quelli in appartamento non sono aumentati rispetto agli anni scorsi né ad Arenzano né a Cogoleto. Sono cresciuti, invece, i furti ai danni delle attività commerciali: non solo le ultime spaccate, ma a novembre diversi casi anche a Cogoleto (e altresì a Genova) che hanno fatto alzare la guardia sul territorio.
BOTTINI MISERI, SIA NEI NEGOZI SIA NEGLI APPARTAMENTI – Furti da poco, poiché il bottino è sempre misero, con i ladri che spesso si accontentano del fondo cassa e scappano nel giro di pochi minuti. Raid che però si traducono in un grande danno per i commercianti che la mattina dopo si trovano le vetrine spaccate o le porte forzate, senza contare la rabbia e il senso di insicurezza. Anche quelli nelle abitazioni sembrano “blitz” più veloci che fruttuosi, con i ladri che spesso forzano le porte finestre dei balconi, arrampicandosi anche fino al quarto o quinto piano delle palazzine, prendono quello che trovano e scappano velocemente. A Cogoleto è stata rubata anche biancheria stesa.
Ma d’altronde questo periodo è sempre stato quello dei furti: già gli anni scorsi i carabinieri, negli incontri pubblici sul territorio, spiegavano che con la bassa stagione e il buio che cala presto, i ladri riescono ad aggirarsi più indisturbati e a capire dalle luci accese (e non solo) chi è in casa e chi è fuori. Da aggiungere anche alcuni fattori come il vento, che attutisce i rumori.
Tra gli altri reati in zona, ultimamente, qualche furto di scooter e purtroppo le “solite” truffe ai danni soprattutto degli anziani, un fenomeno ormai presente tutto l’anno.
LA DIFFICOLTA’ – Ci sono però svariate difficoltà che rallentano l’attività investigativa delle forze dell’ordine sul territorio. In primis la questione delle telecamere, presenti ad Arenzano ma molto meno a Cogoleto che pure è territorio di confine di provincia e dunque, spesso, più battuto da chi spera di far perdere le sue tracce.
I carabinieri di Arenzano, poi, devono fare i conti con un organico ridotto per un territorio molto esteso, che va da Cogoleto a Multedo, passando per Tiglieto e tutto il resto dell’entroterra.
C’è poi l’annosa questione della stazione dei carabinieri a Cogoleto: la tenace commerciante Marilena Venturini negli anni ha raccolto più di duemila firme per chiedere un presidio nella cittadina, anche mobile, una petizione firmata anche dal sindaco Paolo Bruzzone. Il tema è particolarmente sentito, ma per ora nulla di fatto. “Ho raccolto le istanze di migliaia di miei concittadini – dice Marilena – e vorrei davvero una risposta motivata dall’Arma: ultimamente siamo di nuovo alle prese con i furti e la presenza dei carabinieri è importante. Certo, una stazione mobile sarebbe l’ideale, ma nella petizione abbiamo chiesto anche di garantire una maggior presenza non solo tramite ronde in vettura ma anche a piedi, nelle vie del centro, sul lungomare, nei quartieri periferici e nelle frazioni. Vorremmo che i nostri carabinieri, che pur essendo pochi fanno davvero il possibile, riescano ad avere la possibilità di girare, conoscerci, parlarci, presidiare come una volta. Anche la questione delle telecamere sul territorio (che però è di competenza dell’amministrazione, ndr) è molto importante”.