Tocca ripeterci: ci vuole un fisico bestiale per certe imprese. Prendi un’ultramaratona di 135 miglia (circa 220 chilometri per intenderci), mettici il fatto che si corre nel momento più freddo dell’inverno, in uno dei posti più freddi degli USA (International Falls, Minnesota, conosciuto anche come “la ghiacciaia dello stato”), e che – se la fai a piedi – devi portarti a traino anche una slitta per essere autosufficiente, nel senso che il tracciato è su sentieri innevati, battuti solo da motoslitte. Può bastare? Ovviamente la gara è no-stop. Questa è la Arrowhead 135.
E il fisico bestiale e quello dell’arenzanese Francesca Ferraro, alfiere di Emozioni Sport Team, che ha concluso questa massacrante prova in 50 ore e 56 minuti e si è classificata 23^ assoluta e 2^ donna.
Francesca ci ha abituato alle imprese estreme e questa si ascrive di diritto a quelle da oscar. L’Arrowhead 135 è inserita nel libro “The World’s Toughest Endurance Challenges” di Richard Hoad e Paul Moore come una delle 50 gare più dure del mondo. Mediamente riesce a terminare questo inferno bianco solo la metà dei partenti, ma in alcuni casi – come nel 2019 quando la temperatura raggiunse minime da incubo – fu solo il 35% a potersi fregiare del titolo di finisher.
Giù il cappello, grandissima Francesca!